Comunità di Sant’Egidio
III EDIZIONE PREMIO “EDUCAZIONE E PACE”
Motivazione:
Il Premio, dopo essere stato assegnato a comunità o associazioni del medio Oriente e dell’Oriente, si fa italiano, a Roma, ove ha sede e funziona la Comunità di Sant’Egidio. La Comunità fu fondata nel 1968 da giovani liceali che inizialmente si impegnarono a creare scuole popolari aperte a tutti, ma in particolare alla gioventù extracomunitaria ed emarginata. Esse funzionarono soprattutto nei sobborghi e nelle zone più degradate di Roma (ad esempio intorno al Cinodromo) e questo aspetto ricorda molto la storia della nascita della prima “Casa dei bambini” che la Montessori istituì a S. Lorenzo.
In questa prima esperienza della Comunità di Sant’Egidio sorse chiara l’idea che la guerra e la violenza sono la madre di tutte le povertà, e quindi dell’odio. Da questa idea le scuole presero il nome di “scuole della pace” che sorsero in tutto il mondo ed ancora vi operano. In queste comunità l’istruzione viene proposta come libera scelta e soddisfazione di bisogni individuali e di gruppo; si tratta di una cultura che non separa e divide, ma che fa vivere realmente persone credenti e non credenti e credenti di religioni diverse. Questo aspetto laico della Comunità di Sant’Egidio ha appunto consentito la diffusione e il radicamento delle comunità nei paesi gravati anche da forti differenze etniche e religiose.
La Comunità ha ricevuto numerosi riconoscimenti per questa capacità di far vivere insieme uomini e gruppi di cultura diversa e la sua azione si è estesa dunque a realizzare centri e iniziative che possiamo definire quali momenti vissuti e reali della pace delle culture. E infatti la Comunità è aperta ad ogni voce e si apre in ogni direzione acquistando forza, credibilità e penetrazione. E’ intervenuta anche nella mediazione politica e diplomatica apportando dialogo e conseguendo trattati tra alcune nazioni.
Altro fondamentale motivo è quello della pace delle religioni. In questa prospettiva la Comunità ha esplicato tutta la sua capacità di azione educativa, di formazione intellettuale e di scelte ideali che la caratterizzano ormai come il crocevia obbligato per il dialogo religioso e la fratellanza tra le fedi il cui momento più significativo è stata la realizzazione degli incontri interreligiosi di Assisi.
Con delibera dell’11 marzo 1996 l’Opera Nazionale Montessori, Ente Morale per R.D. 8.8.1924, ha indetto il Premio Internazionale Montessori “Educazione e Pace” organizzato e promosso dal Consiglio Direttivo dell’Opera stessa, per il quale verrà richiesto il patrocinio del Presidente della Repubblica, del Ministero della Pubblica Istruzione, dell’UNICEF, della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Affari Sociali.
Scopi del premio sono lo sviluppo e il radicamento della cultura della solidarietà tra i popoli nell’individuo come elemento fondamentale per creare la pace nel mondo.
Il Premio ha frequenza biennale ed è volto ad individuare persone fisiche, Enti, società, associazioni ed organismi in genere che si siano resi particolarmente meritevoli di tale riconoscimento, attraverso concreta azione volta a diffondere e sviluppare l’idea di un individuo creatore di pace, costruttore di un nuovo modello di sviluppo mentale, che abbandoni il concetto di prevaricazione e sopraffazione in favore di quello di solidarietà e fratellanza nel segno di una uguale crescita dei popoli pur nella loro diversità.
La Giuria del Premio è presieduta dal Presidente e dal Vice Presidente dell’Opera Nazionale Montessori, rispettivamente Dott. Pietro De Santis e Prof. Augusto Scocchera. I restanti membri della Giuria saranno resi noti al momento della premiazione.
Le segnalazioni, sostenute da adeguate motivazioni, dovranno pervenire entro il 15 aprile 2002 alla Segreteria del premio:
Opera Nazionale Montessori
Via di San Gallicano, 7
00153 Roma
sito internet: www.montessori.it
e‑mail: info@montessori.it
La Giuria designerà il candidato tenendo conto delle segnalazioni pervenute.
Sarà cura della Giuria, inoltre, segnalare alla pubblica attenzione altre candidature di significativo rilievo.
Al designato sarà consegnato un premio di Euro 5.165,00 nel corso di una apposita manifestazione che si svolgerà Roma, il 16 maggio 2002 durante il Congresso Internazionale dal titolo “L’uomo di Maria Montessori: dal bambino maestro d’amore all’adulto di pace”.
Il Giudizio della Giuria e le indicazioni del Comitato Promotore sono insindacabili.
La partecipazione al premio indica di per se stessa l’accettazione delle norme stabilite dal presente regolamento. Per ogni altra controversia è competente a giudicare la Giuria del Premio.
“Peace and Education” è il titolo della conferenza tenuta da Maria Montessori nel 1932 a Ginevra e pubblicata anche in lingua francese dall’International Bureau of Education. Questo tema nuovo nella storia del pensiero educativo fu sviluppato negli anni successivi in discorsi pronunciati in occasione di Congressi e manifestazioni svoltisi a Bruxelles, Utrecht, Copenaghen, Londra.
L’atto educativo è per sua profonda natura un atto pacifico e solo nella pace può esprimere i più alti frutti di intelligenza, socialità, amore. L’educazione è l’arma della pace, ha scritto Maria Montessori, e la pace è la condizione della buona educazione.
Ma la pace non è la pur necessaria assenza di guerra, né la sua alternativa; essa è anzitutto assenza di disordine, di oppressione, di miseria materiale e intellettuale, di ostilità e di lotte egoistiche. Già nella culla il bambino è esponente e testimone del bisogno di pace nella quale soddisfa gli istinti positivi della vita. E continua ad esserlo nella scuola solo che essa sia una casa per l’uomo nella quale il bambino possa svilupparsi e crescere assecondando la sua natura profondamente costruttiva. Questa nuova possibilità fu scoperta da Maria Montessori con la creazione della “Casa dei bambini” dove ancora oggi essi lavorano ed apprendono con naturalezza, ordine e autodisciplina e dove conseguono risultati di eccellente valore educativo e culturale.
Tutto ciò a sua volta è il risultato di un ambiente di sviluppo reso pacifico da un adulto che sa assumere a sua guida non solo insegnamenti di buona pedagogia, ma in primo luogo le direttive superiori ed eterne delle leggi della vita. In questo modo la comunità educativa diventa un ambiente sano e naturalmente ecologico per la maturazione di una mente attiva, sensibile ed equilibrata mentre la mente stessa diventa una qualità di pensare in modo generoso, aperto e sereno la circostante realtà.
Educare – ha sostenuto Maria Montessori – è aiutare la vita ad incamminarsi nelle ampie e sempre nuove strade dell’esperienza con spirito di gioia, di fratellanza, di desiderio di bene, di responsabilità. Là dove, invece, o nella famiglia o nella scuola o nella società, il bambino sia messo in una condizione di conflitto, di competizione, o sottoposto alla volontà di un adulto dominatore, o impoverito nei suoi immensi poteri, o, infine, impedito di esprimersi nella sua natura e nei suoi desideri, egli sarà costretto alla crudele necessità di nascondersi, di snaturare le proprie sensibilità, di difendersi in un impersonale adattamento. Questa condizione è per il bambino uno stato di guerra, di sacrificio e di sconfitta, perché il suo istinto non è quello della lotta e dell’opposizione, ma della pace e di una libera e consapevole obbedienza.
A sua volta le qualità superiori dell’adulto – libertà, maturità, creatività, universalità – sono il risultato di una nuova educazione che sappia dilatare i confini della conoscenza e superare le frontiere ristrette della nazione, della razza, delle patrie, delle confessioni particolari, della famiglia e dello stesso proprio io. Cittadino del mondo, cittadino dell’universo, questo è stato l’auspicio di Maria Montessori per l’uomo nuovo, alternativo alla vecchia e bellicosa cittadinanza etnica, sociale, linguistica, politica, ecc. Il bambino ne dimostra la possibilità lasciandosi andare con fiducia ad ogni incontro antropologico e culturale: per lui non vi sono barriere di colore, di età, di sesso, di fede, di appartenenza sociale: egli è veramente unito e indiviso.
Educazione cosmica ha chiamato Maria Montessori questa nuova visione dell’uomo immerso nella totalità del mondo, disponibile alla ricchezza di ogni tempo e di ogni spazio, dovunque altri uomini, altre civiltà, altre culture costruiscono nel rispetto della vita nuove opportunità di pensiero, di bene, di lavoro, di esistenza.
Similmente anche Albert Einstein coglierà il nesso profondo tra pace e sentimento cosmico della realtà, Maria Montessori ne ha fatto anche un compito educativo per tutti a partire dal bambino nel quale agiscono e sono manifeste le forze profonde di un disegno psichico superiore. Egli è veramente padre dell’uomo e costruttore di umanità che in lui depone e affida il proprio destino.
Nella ricordata conferenza Maria Montessori previde e ammise il pericolo della catastrofe che stava per abbattersi sull’umanità; all’indomani del tragico secondo dopoguerra riprese lena e coraggio e pur nella condizione di internata di guerra lanciò dall’India con le sue ultime opere l’appello alla ricostruzione spirituale del mondo additando nel bambino la testimonianza di un vivente desideroso di bene, di pace, di lavoro, di amore e nell’adulto l’architetto responsabile di un ambiente di vita favorevole allo sviluppo delle delicate ma potenti energie psichiche e spirituali dell’infanzia.
Molti uomini e molte donne hanno dimostrato, a volte con il sacrificio della vita, la suprema necessità della difesa del bambino, della sua valorizzazione, del rispetto sacro per la sua funzione nell’umanità in quanto creatore di vita. E a tutti coloro, persone, enti, associazioni, organismi pubblici e privati, che abbiano influito con il loro impegno, di cultura e di opere, nel testimoniare i frutti fecondi di una educazione vissuta nella pace, motivata dalla pace, volta alla pace, vada la riconoscenza di tutti noi, in un momento particolarmente grave, a volte tragico e minaccioso, per tanti milioni di bambini, costretti ad ogni tipo di miseria, dalla denutrizione alla mancanza di istruzione, dallo sfruttamento sessuale fino alla morte crudelmente inflitta.
L’Opera Nazionale Montessori, fondata dalla grande educatrice nel lontano 1924, intende promuovere e sviluppare l’idea e il bisogno di una autentica cultura educativa della pace; a tale scopo ha istituito il Premio Internazionale Montessori “Educazione e Pace”, del valore cinquemilacentosessantacinque Euro, che viene assegnato ogni due anni nel corso di una solenne manifestazione.
Per la concreta realizzazione dell’iniziativa persone, associazioni, scuole, Enti ed Organismi, personalità della scienza e dell’arte, gruppi spontanei, sono invitati a designare uno o più candidati a loro giudizio meritevoli del Premio per aver contribuito agli ideali umani e scientifici che hanno ispirato l’opera di Maria Montessori a favore del bambino e dell’infanzia.
Per ulteriori informazioni:
www.montessori.it
email:info@montessori.it